AGATHA ALL ALONG: LA STRADA DELLE STREGHE è APERTA!

Down, Down the road, down the witche's road.
Percorriamo insieme la Strada delle Streghe insieme alla nostra formidabile Agatha Harkness, il terzo personaggio dell'universo Marvel (a seguito di Wanda Maximoff - alias Scarlett Witch - e del Dr. Strange).
Dopo gli avvenimenti accaduti in WandaVision, Agatha vive una vita monotona, privata dei suoi poteri e dei suoi ricordi: fino a quando non viene risvegliata da un ragazzino, una sorta di famiglio (creatura soprannaturale che può assumere le sembianze di un animale), che la sprona a percorrere la Strada delle Streghe, un sentiero irto di pericoli, prove da superare per arrivare al traguardo finale: un immenso potere.
Avida di riavere la sua fonte magica, crea una propria congrega, composta da streghe che hanno un conto in sospeso con la stessa fattucchiera.
Una serie pienissima di riferimenti al mondo dell'esoterismo e alla figura della strega: un intero cast femminile (ad eccezione di Joe Locke, famoso per la sua interpretazione in Heartstopper), in grado di mostrare a noi spettatori le grandi difficoltà di essere donna, di essere etichettate "megere".
Maestose sono le interpretazioni di Audrey Plaza, mostrandoci una strega che ha un conto in sospeso con Agatha, senza rilevare il suddetto (ma a poco a poco viene evidenziato attraverso vari indizi che lascia nel cammino), ma in maniera plateale devo assolutamente menzionare Kathryn Hahn, mostrandoci una donna piena di rabbia repressa, sola, ripudiata da tutti, odiata, arsa di dolore e di sete di potere, ma nel susseguirsi della serie comincia a redimersi grazie alla figura del suo famiglio.
In ogni singolo episodio ci sono vari e molteplici riferimenti alla cultura wiccan: il concetto del significato di congrega dove ogni strega ricopre un ruolo preciso (la veggente, l'abile alle pozioni, la guerriera, la strega verde. la matriarca), il motivetto musicale che cantano per aprire le porte per accedere al percorso - verosimile a un sabba demoniaco, il riferimento ai quattro elementi che ogni strega attinge il proprio potere primordiale, una meticolosa e straordinaria analogia con la letteratura e la cultura cinematografica e molto altro.
Incredibilmente appagante è il reparto costumi: per ogni prova che devono affrontare la nostra congrega, fa riferimento a un particolare periodo in cui la nostra Agatha ha sterminato le sue congreghe ma anche l'episodio Cammino con la Morte presenta i famosi clichès cinematografici della figura della megera.
Impressionante è il trucco su Audrey Plaza per rappresentare un elemento fondamentale per la Neostregoneria: la Morte, ricalcando il terribile aspetto (tenendo conto, però, che nelle carte del tarocco la Morte non è presagio negativo, anzi il contrario).
Ricco di colpi di scena, riflessioni, tradimenti, azione, ci lascia con un gran finale, facendoci presagire che uno dei personaggi deve ancora finire di intraprendere il suo percorso di redenzione, sperando prossimamente di poter trovare il suo obiettivo finale.