JOKER - FOLIE A' DEUX. IL DECLINO DEL PRINCIPE DELLE TENEBRE

14.10.2024

Il re della malvagità è morto e non sorriderà mai più.

Questo è quello che ci mostra il nostro amico regista Todd Phillips nel secondo capitolo del villain della DC Comics: ci mostra chiaramente il dissolversi della figura di Cappuccio Rosso, una sorta di metamorfosi al contrario.

Inaugurare il film con una breve introduzione stile cartone animato anni 50/60 per far ricordare a noi spettatori cosa ci siamo persi nel primo capitolo è senz'altro azzeccato: per evidenziare che Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) ha vissuto per tutto questo tempo sotto l'ombra di Joker - molto stile letterario de "Dottor Jekyll e Mr. Hyde" e che adesso è stanco di indossare la sua maschera: vuole tornare ad essere Arthur.

Ma la sua vita viene travolta dall'entrata della femme fatale più amata dagli appassionati come me della DC: Harleen "Lee" Quinzel, che diventerà la nostra Harley Quinn, interpretata dalla meravigliosa e superlativa Lady Gaga (reduce dal suo ultimo film che ha preso parte come la principale antagonista Patrizia Reggiani in "House of Gucci"), la quale mette in evidenzia sia la sua bravura canora ma anche attoriale.

Una donna che ha sempre ammirato ed amato follemente - anzi, ossessivamente - la figura di Joker: una Lady Macbeth di Gotham, che istiga Arthur uomo a far uscire la Bestia, apprezzando di più la pazzia che l'umiltà.

Ma, quando Arthur decide di "seppellire" Joker per sempre e mostrando la sua vera maschera di un uomo sensibile e affranto per gli orribili delitti che ha commesso, lei decide di ripudiarlo, rendendosi conto di non poter mai avere uno psicopatico lieto fine; infine il nostro pagliaccio di Gotham perde la vita da un altro sociopatico e grande ammiratore e si intravede un sorriso nello sguardo di Arthur prima dei titoli di coda.

Cosa vorrà mai significare? Che finalmente è libero dalla possessione del demone mascherato oppure ha trovato un legittimo erede che possa prendere le sue redini e scatenare terrore e paura in tutta Gotham e diventare la nemesi del Cavaliere Oscuro?

Incredibilmente sublime la fotografia e l'uso della psicologia dei colori aiuta noi spettatori a comprendere al meglio gli status mentali dei due folli amanti: la prevalenza dei colori caldi del giallo e dell'arancione durante la fantasia dei due folli amanti per risaltare giustappunto la loro fuga dalla vita cupa e grigia di Gotham facendo predominare un mondo di passione, amore e felicità, un bellissimo blu fiordaliso nella scena in cui i due danzano per risaltare un mondo onirico e privo di pesantezza e il ritorno dei colori primari del nostro Arlecchino oscuro.

Ammetto che, vedendo il trailer ufficiale del lungometraggio, mi sarei aspettato un secondo capolavoro: ma non hanno evidenziato che si trattasse di un thriller musicale; comprendo benissimo che, usare brani musicali sia portentoso, tenendo in considerazione che certi villains cinematografici hanno una caratteristica in comune: cantano o fischiano, per sottolineare la loro perversa pazzia.

Ma mi sarei aspettato nuove canzoni, non canzoni "artigianali", che le hai sentite per radio o le conosci da bambino: in questo modo influisce negativamente l'intera trama, creando tedio tra il pubblico.

Ma il vero cavillo del quale mi ha veramente deluso è l'assenza di un filo narrativo della figura di Harley Quinn: non voglio sottolineare che Lady Gaga non sia stata un portento, ma sinceramente non si riesce a comprendere al meglio il suo personaggio, lasciando a noi spettatori quella sensazione di vuoto che doveva colmare l'intero film.

Esempio plausibile: ne "Suicide Squade" del 2021, sono riusciti a marcare il personaggio della pagliaccia sociopatica inquadrando la sua storia, del suo incontro come psichiatra di Joker, di come lei si è innamorata ed come siano diventati "bambolina e pudding".

Concludo tale articolo soffermandomi sulla bravura di Hildur Guðnadóttir, evidenziando in maniera sublime lo stato mentale di ogni personaggio attraverso la musica: si potrebbe dire che in qualche modo - a mio parere personale - possa essere l'erede del grande maestro della musica cinematografica Ennio Morricone.

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