WICKED: LA MAGIA DEL MUSICAL SUL GRANDE SCHERMO

"Somewhere over the rainbow..."; ops, scusate ho sbagliato canzone.
Benvenuti a Shiz ed Oz!
La nostra storia inizia con la sconfitta della Perfida Strega dell'Ovest e tutti i cittadini di Oz festeggiano assieme alla Strega Buona del Sud, la quale rimpiange la morte della strega, ricordando benissimo che in principio erano grandissime amiche.
Wicked - tratto dall'omonimo musical di Broadway scritto dalla sfavillante mente creativa musicale di Stephen Schwartz, di conseguenza tratta dal meraviglioso romanzo di Baum "Il mago di Oz" - risalta perfettamente due donne completamente diverse tra loro, ma legate da un incredibile legame di amicizia.
Un meraviglioso cast corale, senza esperienze nel campo musical di Broadway, volti molto conosciuti (la vincitrice Premio Oscar Miglior Attrice Protagonista Michelle Yeoh ci regala una interpretazione impressionante e anche maligna, Jeff Goldbrum ci impressiona una performance magica e sottilmente malvagia, un Jonathan Bailey che fa sognare attraverso la danza e la musica e molti altri ancora), ma le vere star, le vere protagoniste che ci hanno fatto sognare, essere "popular" e "Defying gravity" (sfidare la gravità) e combattere gli stereotipi che il mondo ha nei confronti delle donne sono decisamente Ariana Grande e Cynthia Erivo.
Ammetto che dei dubbi su Ariana Grande ne avevo: temevo che, dopo la sua esperienza su serie tv per teenager dove interpretava il ruolo dell'infantile, avrebbe creato una versione di Glinda "bambina": ma ha dimostrato di avere, non solo una sublime capacità vocale, ma anche una interpretazione - mi permetto di dirlo - da premio oscar.
Ma Cynthia - conosciuta sia per il ruolo di Harriet Tubman nell'omonimo film che le è valso la candidatura agli Oscar, ma anche nella sua incredibile ed emozionante interpretazione della Regina del Soul Aretha Franklin - è in grado di far emozionare ma soprattutto far riflettere attraverso la musica e il suo linguaggio del corpo, su come è difficile essere una donna dalla carnagione verde ed additata da tutti come "una maledizione" e come "una perfida strega", ruolo che deve essere riconosciuto ai prossimi Oscar.
Come dice Glinda a Elphaba, "il rosa sta sempre bene col verde": difatti, straordinario l'uso di questi due colori primari che rappresentano il carattere delle due streghe, l'una che vede un mondo perfetto, superficiale, un pò stile Barbie di Greta Gerwig, mentre l'altra è decisamente cupa, introversa, che si preoccupa più degli altri e mai di se stessa e che fatica ad aprirsi con le persone in quanto discriminata per il colore della pelle.
Un grande applauso alla colonna sonora, che riporta alla perfezione tutti i brani del musical: avendolo visto in O.V. (original version), è sempre emozionante.
Un musical che ci trascina attraverso la danza e la musica, alla riflessione di noi stessi, al fatto di essere se stessi e non farsi sottovalutare dagli altri e, anche se sono una l'antitesi dell'altra, le lega una fortissima amicizia che supera persino la gravità.